Il Diabete Mellito di Tipo2 è una patologia con un’evoluzione crescente; si stima che in Europa le persone affette da tale patologia siano circa 60 milioni e di queste, quelli che potenzialmente potranno sviluppare Nefropatia Diabetica sono circa il 38%.
Negli ultimi anni, per affiancare e supportare le terapie convenzionali, sono state sviluppate delle nuove molecole che agiscono su organi differenti dal Pancreas, creando lo stesso effetto ipoglicemizzante ematico. Un’importante risultato, in termini di abbassamento dei livello di glucosio nel sangue e anche di un certo grado di protezione a livello Renale, si è ottenuto con gli inibitori degli SGLT2.
Questa classe di molecole, che agiscono a livello Renale, andando ad aumentare l’escrezione di glucosio attraverso le urine, ha dato risultati incoraggianti anche in termini di protezione dell’organo, tale risultato è stato validato dallo studio CREDENCE.
Inoltre, negli ultimi anni, ulteriori studi Scientifici importanti, come Il CANVAS, EMPA-REG OUTCOME, DECLARE-TIMI 58, hanno dimostrato che gli iSGLT2 garantiscono una protezione anche a livello CV.
Per tale evidenza, oggi, queste molecole, vengono utilizzate soprattutto in quei pazienti diabetici con rischio CV e Renale medio alto.